venerdì 2 giugno 2017

Questi amici sconosciuti

La settimana scorsa uno scrittore che reputo un amico anche se non ci siamo ancora conosciuti di persona, ma con cui intrattengo più o meno frequenti scambi epistolari, mi ha mandato da leggere un suo romanzo perché era interessato a un mio giudizio sull’opera.
Rischiosissimo per entrambi. Una richiesta del genere ha dalla sua tutti i requisiti per far sì che un’amicizia, sia pure epistolare, possa sprofondare nel baratro. Nessuno accetta con piacere giudizi negativi e, se il mio lo fosse stato, come minimo lo scambio di mail si sarebbe ridotto considerevolmente, per non parlare del tracollo della fiducia reciproca.
Ma da parte sua lui era perfettamente a conoscenza del rischio, e questo già stava a significare che giudicava da solo la propria opera sufficientemente buona da potermela mandare senza il rischio di incorrere in una stroncatura che gli avrei senz’altro comunicato senza mandarglielo a dire.
Tranquillizzante.




È ovvio che non posso dirvi né il nome dell’autore né il titolo dell’opera (almeno fino a quando non sarà pubblicata). Spero che mi perdoniate.
Fatto sta che comincio a leggere e, al di là del fastidio di doverlo fare sul monitor del pc, ben presto sono coinvolto dalla vicenda e dalla simpatia dei personaggi e termino la lettura in poco più di due sedute per 7-8 ore complessive, delle quali una parte se ne è andata per scrivere i commenti a margine man mano che trovavo qualcosa su cui l’autore avrebbe dovuto intervenire.
Un breve giallo, ben confezionato, con una trama solida e personaggi ben costruiti e, cosa molto importante, senza alcuno sfondone plateale che avrebbe potuto inficiare il tutto. L’ho letto provando lo stesso piacere che avrei provato nel leggere un Camilleri con Montalbano, e questo dice tutto.
Una lettura scorrevole e piacevole, che in fondo è tutto ciò che si richiede a un giallo leggero e ben architettato. Lodevole la contestualizzazione, senza peccare in eccessi sulle descrizioni o in enfatizzazioni non opportune. Molti dei protagonisti risultano simpatici e ti fanno affezionare a loro, compresi alcuni dei “cattivi”, cosa che ti fa dispiacere quando alla fine hanno la peggio.
A stretto giro di posta ho rimandato all’autore il file completo dei miei commenti, e dopo un paio di giorni la risposta mi comunicava che lo scrivente aveva già provveduto alle correzioni dove gli avevo indicato e alle piccole migliorie che gli avevo suggerito.
Ogni tanto è gratificante che le proprie considerazioni vengano recepite.
Ora aspettiamo che il romanzo venga pubblicato e che abbia il riscontro che merita, e quando ciò succederà ve ne farò partecipi rivelandovi le informazioni che ho dovuto tacere.
Nel frattempo però vi posso dire che intanto mi sono guadagnato una cena che non mancherò di incassare alla prima occasione possibile.
Il Valutatore 

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