venerdì 29 dicembre 2017

Macerie prime

Per Natale hanno regalato questo libro a mio figlio.
A me Zerocalcare non è mai piaciuto. Tutte le volte che ho provato a leggerlo non sono riuscito ad andare oltre la seconda pagina. Vuoi per i disegni veramente brutti, secondo me, vuoi perché non mi interessano le tematiche di cui tratta, vuoi per le sceneggiature abborracciate e il modo confuso di raccontare le storie, l’ho sempre considerato illeggibile.
E questo dell’autore di fumetti che oggi come oggi è il più venduto sulla piazza.
Ma da molti (giovani) è osannato, come anche altri della sua risma. Gipi, tanto per nominarne uno. Per me questi autori innalzati al rango di mostri sacri del fumetto non sono altro che un inno al dilettantismo e all’”arruffoneria”, portati in palma di mano da dilettanti e arruffoni che elevano i loro difetti al rango di pregi per poterne parlare bene. Un autore disegna male? Allora va elogiato il suo tratto ingenuo, reale e pieno di sentimento. Non sa scrivere una sceneggiatura? È fatta in questo modo allo scopo di riflettere il malessere della società odierna, le ansie della gioventù. Guarda che bravo.
Ma vaffanculo.
L’essere realista è un mio difetto: per me sono solo degli scalzacani.
Ma vendono, e allora forse hanno ragione loro. Questo mondo mi piace sempre meno.
Però può anche essere che sia io che mi sbaglio, mi sono detto. Sarà colpa mia, non riuscirò a capire il messaggio, sforziamoci, cosa mi costa riprovare un’altra volta? Per obiettività, per completezza, per riuscire a formulare un giudizio organico; leggilo, dai, forse può essere che ti piaccia anche, ce lo hai già in casa…
Va bene, riproviamo.




Non sono riuscito a proseguire oltre la seconda pagina.
Il Lettore fumettaro (ma selettivo)

Nessun commento:

Posta un commento